Roma, 26 giu. (Adnkronos) – Un incontro informale in un ristorante vegano di Roma. A tavola la co-presidente dei Verdi europei Rebecca Harms, i due deputati M5S Cristian Iannuzzi e Stefano Vignaroli, un attivista del M5S di Latina. Iannuzzi, tra le voci più critiche del Movimento riguardo all’alleanza in Europa con Nigel Farage, pubblica su Fb un resoconto dettagliato della serata. Una cronistoria in cui non nasconde di aver tentato di fare chiarezza sull’alleanza con Farage e sulla ricostruzione riportata sul blog di Grillo circa i tentativi di approccio con i Verdi.
“Ho iniziato chiedendo alla Harms – riporta Iannuzzi – ‘perché non hanno voluto incontrarci o comunque perché non c’è stata una apertura dei Verdi Europei nei confronti del M5S’. La Harms dapprima ha risposto che non glielo abbiamo chiesto. O meglio, glielo abbiamo chiesto quando ormai le trattative con Farage erano in uno stato avanzato. Inoltre la Harms ha voluto spiegarci come funzionano queste trattative al parlamento europeo. Ci ha detto che è prassi che i partiti/movimenti nuovi – ultimi arrivati – chiedano degli appuntamenti ai partiti che sono di casa – cioè quelli già presenti prima – se possono far parte del proprio gruppi. Inoltre ci ha spiegato che la nostra campagna elettorale non ha trattato, nei fatti, temi verdi/ecologisti ma ha avuto una impronta tutta antieuropeista”.
Iannuzzi spiega di aver sottoposto ad Harms “la ricostruzione pubblicata sul blog di Grillo, chiedendogli se lei confermasse la successione degli eventi così come riportato, che raccontano i primi approcci del M5S ai Verdi, già dal 14 maggio. La Harms ci ha spiegato che era impossibile iniziare delle trattative con noi, durante le elezioni europee, perché in Italia erano presenti anche le liste dei Verdi italiani”. Poi, una volta concluse le elezioni, “essendo noi subito volati a prendere accordi con Farage, gli abbiamo fatto capire che preferivamo il gruppo dei nazionalisti-xenofobi-omofobi a quello dei Verdi”. (segue)