Washington, 21 ott.(Adnkronos) – Nel 2008 il presidente russo Vladimir Putin propose all’allora premier polacco, in visita a Mosca, Donald Tusk, una spartizione dell’Ucraina tra i due paesi. “Voleva – ha dichiarato l’ex ministro degli Esteri Radoslaw Sikorski al sito Politico – che prendessimo parte a questa spartizione dell’Ucraina”. “Putin disse che l’Ucraina è un paese artificiale e che Lwow (Lviv) è una città polacca”. Si riferiva ai territori dell’Ucraina occidentale – tra cui alcune grandi città come Lwow – che prima della seconda guerra mondiale erano inclusi nel territorio polacco.
Sikorski, che era con Tusk a Mosca, ha spiegato nell’intervista che il premier polacco non rispose, perché sapeva di essere registrato, ma ha sottolineato come la Polonia non abbia mai manifestato alcun interesse all’idea di unirsi all’operazione proposta dai russi. “Abbiamo espresso loro in modo molto, molto chiaro che non volevamo avere niente a che fare con questo”.
Dopo la pubblicazione del contenuto dell’intervista Sikorski ha pero’ definito l’articolo non interamente accurato: “Alcune parole sono state male interpretate”, ha scritto sul suo account Twitter, ribadendo che la Polonia non prende parte ad annessioni. Le sue dichiarazioni potrebbero increspare ulteriormente i rapporti tra Mosca e Varsavia, già divise dalla crisi ucraina e dalla vicenda dell’arresto da parte della Polonia di due persone sospettate di spiare per Mosca.
“Se Putin ha fatto questa proposta è scandaloso”, ha commentato Ewa Kopacz, che ha sostituito Tusk nella carica di premier. “Nessun premier polacco partecipera’ ad attività turpi quali quella della spartizione di un altro paese”.