Zurigo, 18 set. (Adnkronos/Ats) – Oltre ad intervenire sul mercato delle divise, la Banca nazionale svizzera (Bns) è pronta a ricorrere a ulteriori misure per difendere il franco da un rafforzamento considerato eccessivo. “Non escludiamo in particolare l’applicazione di tassi negativi”, ha affermato il presidente della direzione Thomas Jordan in un’intervista alla televisione Srf.
La politica del cambio minimo a 1,20 rimane a suo avviso uno strumento centrale per assicurare condizioni monetarie giuste e adeguate. “Faremo tutto quanto necessario per difendere il corso minimo”, ha aggiunto.
Il mercato continua a ritenere autorevole questa posizione: stando a Jordan la Bns di recente non è quindi dovuta scendere in campo in difesa del suo obiettivo, nonostante l’euro si sia indebolito negli ultimi tempi. L’ultimo intervento risale quindi all’estate 2012. Jordan ha fatto anche presente che le pressioni inflazionistiche si sono nettamente ridotte in Svizzera. In contemporanea è invece aumentato il rischio di deflazione.