Home Nazionale Storia: addio a Melnik, la spia di De Gaulle che raccontò i servizi segreti

Storia: addio a Melnik, la spia di De Gaulle che raccontò i servizi segreti

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Parigi, 19 set. – (Adnkronos) – Constantin Melnik, supervisore dei servizi segreti francesi tra il 1959 e il 1962, stretto collaboratore del generale Charles De Gaulle e del primo ministro dell’epoca Michel Debré, è morto a Parigi all’età di 86 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia al quotidiano “Le Monde”.
Nè spione nè alto funzionario, come lo definisce il giornale parigino, Melnik è stato soprattutto uno scrittore e un grande conoscitore dei servizi segreti. “Con talento ed eleganza, ha consacrato la sua vita a lottare contro i nemici sovietici, lui che era figlio di immigrati russi”. Melnik ha avuto una carriera atipica e la sua arte analitica ha fatto di lui uno dei migliori conoscitori della guerra fredda e dei suoi segreti, raccontati in diversi libri. A conclusione della guerra d’Algeria, dopo aver creato una struttura segreta, con l’indipendenza della nazione africana Melnik si dedicò all’attività editoriale, facendo il consulente per diverse case editrici, contribuendo a lanciare il fenomeno dei romanzi storici e dei saggi dedicati alle vicende della storia del secondo dopoguerra.
Sul piano della riflessione teorica e storica, Melnik, come scrittore e saggista è autore di una vasta opera bibliografica, tra cui spicca il volume “La terza Roma. Espansione e declino dell’impero comunista” (1988), che costituisce una svolta nella comprensione occidentale della guerra fredda. Tra gli altri suoi libri “Mille giorni a Matignon. De Gaulle, l’Algeria e i servizi segreti”, “Una spia nel XX secolo”, “La morte è la loro missione”, “Lettera a una giovane spia”, “Le spie. Realtà e fantasmi” e “Spionaggio alla francese. Dalla guerra fredda all’Algeria fino al terrorismo internazionale”.