Belluno, 22 giu. (AdnKronos) – “Non abbiamo più notizie della signora Lidia da tempo. Gli stessi vicini di casa ci dicono di non vederla più. E da più di un mese a casa della sorella, dove si era trasferita da Longarone qui a Ponte nelle Alpi, non c’è più nessuno. La casa è chiusa e disabitata. La signora Lidia era venuta da me un paio di volte: la prima appunto quando si era trasferita qui a casa della sorella, e una seconda volta più avanti, ma già molti mesi fa. In entrambe le occasioni, mi aveva manifestato le sue preoccupazioni, le sue paure per la sparizione del figlio”. Così all’Adnkronos il sindaco di Ponte nelle Alpi Paolo Vendramini sulla vicenda del bambino che sarebbe stato rapito dal padre e portato quindi in Siria, per poi, dopo la presunta morte del genitore arruolato tra le fila degli estremisti dell’Isis, essere affidato ad un miliziano islamico.
“Come amministrazione ci siamo subito attivati per dare alla mamma di Ismail tutto sostegno possibile tramite i nostri servizi sociali, ma appunto, da tempo non ne sappiamo più nulla. So che ora se ne stanno occupando il ministero degli Affari esteri e l’ambasciata italiana in Siria, e che sono stati attivati questi canali diplomatici per trovare Ismail. Certo, la situazione è molto delicata e complessa’”.