Roma, 13 ott. (Adnkronos) – “Nella ‘Relatio post disceptationem’ del relatore generale, cardinale Péter Erdő, svolta questa mattina al Sinodo straordinario sulla famiglia, leggo, dopo tanti anni di condanne e chiusure, parole nuove che mi riempiono il cuore di gioia”. E’ il commento di Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, sui lavori del Sinodo sulla famiglia. “Alla Chiesa – prosegue – non si possono domandare adesioni a normative come il matrimonio egualitario o le unioni civili, che spettano allo Stato, ma di superare una discriminante esclusione dei cattolici divorziati, separati, omosessuali”.
“Finalmente la chiesa si interroga e pone le basi per un confronto interno che riconosce la dignità delle differenti tipologie di progetti d’amore” aggiunge Mancuso. “E’ viva la speranza tra le coppie conviventi e quelle omosessuali, che possano essere ascoltate, perché – si augura il presidente di Equality – dalla conoscenza scaturiscono adeguate linee pastorali”.