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Sib Marche, prima emergenza abitativa poi viene quella turistica

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Ancona, 5 mag. (Labitalia) – “La prima emergenza da affrontare è quella abitativa e poi, in seconda battuta, quella turistica”. Così il presidente Sib (Sindacato italiano balneari) Marche, Enzo Monachesi, fa il punto con Labitalia sull’alluvione che ha colpito Senigallia. “In questo momento – dice – come molti altri abitanti della zona, ho la mia casa sommersa da 2 metri e mezzo di acqua. Ma quello delle Marche è un territorio che non si scoraggia”.
“L’alluvione ci ha messo in ginocchio – ammette Monachesi – ma siamo gente operosa e con vanche e pale siamo già a lavoro, senza pensare troppo agli aiuti esterni. Certo, siamo fiduciosi nell’aiuto promesso dal premier Renzi, anche se i risarcimenti sono previsti solo per i danni strutturali. La situazione è quella che è. Una marea di fango ha deviato il normale corso del fiume -continua- e abbiamo tutta la zona centrale del lungomare Sud assolutamente da ripristinare: la spiaggia non esiste più, così come gli stabilimenti, per non parlare degli scantinati di alberghi e ristoranti”.
“Ora il lungomare turistico – fa notare il presidente Sib Marche – non esiste più. Per questo, dopo l’emergenza abitativa, è d’obbligo pensare agli imprenditori turistici. Nello stesso tempo – avverte Enzo Monachesi – non bisogna abbandonare l’amministrazione. Basti pensare che l’alluvione ha lasciato strade distrutte, sottopassi come laghi e, soprattutto, una morfologia della spiaggia completamente cambiata, per non dire distrutta”.