Roma, 15 ott. (Adnkronos) – “Mi rivolgo a lei per la prima volta nella mia veste di presidente del Consiglio dei ministri, in una data che per Roma ha un significato particolare, una data in cui la comunità ebraica, da 2000 anni parte integrante della città, fu colpita al cuore con crudeltà e per sempre”. Inizia così la lettera che il premier Matteo Renzi scrive al presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, per l’anniversario della deportazione degli ebrei romani per mano nazista il 16 ottobre 1943.
Nella lettera, postata sul profilo Facebook del portavoce della Comunità, Fabio Perugia, Renzi ribadisce l’impegno “non solo mio ma di tutto il governo, a coltivare la memoria di quanto è avvenuto, a fare in modo che razzismo e intolleranza siano sempre combattuti con il massimo sforzo e che le voci negazioniste siano messe a tacere con tutti i mezzi possibili”.
“Dopo la speranza di salvezza -scrive Renzi- nata dall’orribile richiesta di 50 chili d’oro da parte del criminale nazista Kappler, nell’alba piovosa del 16 ottobre 1943 le SS strapparono dalle case del Ghetto più di mille romani ebrei per deportarli drettamente ad Auschwitz, dove furono raggiunti da tanti altri arrestati nei mesi successivi”. (segue)