Roma, 15 ott. (Adnkronos) – “Quanto accaduto ieri durante il Consiglio di presidenza del Senato, ovvero l’irrogazione della sanzione della deplorazione nei confronti del presidente della commissione Giustizia, Nitto Francesco Palma, è un fatto grave, sconcertante e suscettibile di produrre un pericoloso precedente”. E’ quanto dichiarano Paolo Romani e Annamaria Bernini, presidente e vice presidente vicario dei senatori Fi, in merito alla sanzione del Consiglio di presidenza di ieri nei confronti del senatore azzurro per una protesta in aula nel giorno della votazione di fiducia sul Jobs act.
“In primis -spiegano- perché il senatore Palma, in conseguenza di una procedura sommariamente istruita, non è stato in alcun modo posto in condizione di controbattere all’addebito, ovvero di avere espresso il proprio vigoroso dissenso nei confronti di una determinazione assunta dal presidente del Senato”.
“In secondo luogo -proseguono- e questo rende l’intera faccenda ancor più ‘deplorevole’, perché della cosiddetta sanzione di deplorazione non esiste traccia nel corpo del Regolamento del Senato. E ciò, senza voler vestire la toga di magistrati, contrasta platealmente con un elementare principio costituzionale di tassatività delle sanzioni, a prescindere dalla intensità o rilevanza delle stesse”. (segue)