Roma, 11 set. (AdnKronos Salute) – Si è concluso prima di cominciare il primo incontro tra sindacati e l’ente delegato alla contrattazione, la Sisac, per il rinnovo della convenzione di medicina generale. La seduta è stata infatti sospesa perché, in base al regolamento, la delegazione di Intesa medica (unione di 4 sigle Cisl Medici, Fp Cgil Medici, Simet e Sumai) risultava in sovrannumero. La decisione ha suscitato reazioni contrastanti tra i sindacati.
Protestano i ‘protagonisti’ della decisione Biagio Papotto (Cisl Medici), Nicola Preiti (Fp Cgil Medici), Pasquale Ortasi (Simet) e Antonio Fania (Sumai) per la “rigida applicazione di un regolamento di funzionamento del tavolo firmato nel 2007 solo da 4 organizzazioni sindacali su 9 rappresentative. Già a suo tempo – proseguono i 4 rappresentanti – Intesa Sindacale non aveva firmato tale regolamento in quanto ritenuto illegittimo ed in violazione delle normative vigenti e della Costituzione. Peraltro, dal 2007 questo problema non si era mai posto e questa rigidità non si era mai applicata. Chiederemo – concludono – l’intervento delle Regioni e del Governo per garantire la prosecuzione della trattativa e la sua rapida conclusione per migliorare i tanto decantati servizi territoriali.
Per i rappresentanti del Sindacato medici italiani (Smi) – Luigi De Lucia, vice segretario nazionale, Maria Paola Volponi, responsabile nazionale Area convenzionata, e Bruno Agnetti, responsabile dell’assistenza primaria – invece sottolineano che “da un lato non si rispettano le regole di composizione delle delegazioni, dall’altro alcuni insistono con la richiesta di tavoli separati: a pagarne le conseguenze i medici, che, invece, di polemiche e di ulteriori ritardi e sospensioni, avrebbero bisogno di risposte urgenti ai gravi problemi della categoria. La prossima settimana – concludono – sono previsti ulteriori incontri, mercoledì e giovedì. Auspichiamo che tutte le delegazioni sindacali responsabilmente cambino l’approccio fin qui manifestato e si ritorni a discutere di contenuti, di proposte, di rinnovo della convenzione di medicina generale”.