Home Nazionale Salute: tracce antibiotici in frutta, caso rivela rischio reazioni allergiche

Salute: tracce antibiotici in frutta, caso rivela rischio reazioni allergiche

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Milano, 3 set. (AdnKronos Salute) – Allergica non ai mirtilli, ma alle tracce di un antibiotico con cui erano contaminati. Così i medici hanno risolto il ‘giallo’ di una bimba di 10 anni che si è sentita male dopo aver mangiato una torta: per lei una grave reazione anafilattica, scoppiata inaspettatamente visto che la piccola non era allergica a nessuno degli ingredienti del dolce ai mirtilli. Il caso è finito al centro di un articolo sulla rivista scientifica ‘Annal of Allergy, Asthma and Immunology’ e accende un campanello d’allarme per le persone che soffrono di allergie. Perché, a giudicare da quanto accaduto, per gli esperti si dovrà fare attenzione non solo a quello che noi mangiamo, ma anche alle sostanze ‘assunte’ dalla frutta e dalla verdura di cui ci si nutre.
Il report sul caso della bimba “per quello che sappiamo è il primo a collegare una reazione allergica alla frutta trattata con pesticidi antibiotici”, spiega l’allergologa Anne Des Roches, autore principale dello studio. La piccola protagonista dell’incidente aveva alle spalle una storia clinica di asma e allergie stagionali, un’anafilassi nota alla penicillina e al latte di mucca. Niente, dunque, che avesse a che fare con la torta incriminata. Dopo settimane di test sia sulla bimba che su un campione del dolce, gli scienziati autori dello studio arrivano alla conclusione che la reazione è stata causata da mirtilli contaminati con la streptomicina, usata non solo come farmaco ma anche come pesticida nella frutta per combattere la proliferazione di batteri, funghi e alghe.
“Diversi Paesi europei – osserva Des Roches – vietano l’uso di antibiotici nella coltivazione di prodotti alimentari, ma gli Usa e il Canada ancora lo permettono per scopi agricoli”. Visto che, secondo la storia riportata, sembra possibile andare incontro a una reazione allergica ai residui di antibiotici nel cibo, gli scienziati fanno notare che una nuova regolamentazione della Food and Drug Adnministration potrebbe aiutare a ridurre questi contaminanti negli alimenti, riducendo il fenomeno della resistenza e anche eventi come quello occorso alla bambina con i mirtilli.
Sebbene si tratti di “una reazione allergica molto rara – ammette l’allergologo James Sublett, presidente eletto dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology (Acaai) – è comunque un’evenienza di cui gli specialisti devono essere consapevoli, così come il personale dei pronto soccorso, per capire dove possono sorgere reazioni anafilattiche”.