Home Nazionale Regionali: Fi alle prese con austerity, campagna elettorale vincente resta cara

Regionali: Fi alle prese con austerity, campagna elettorale vincente resta cara

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Roma, 18 set. (Adnkronos) – Una campagna elettorale costa cara. E per farne una buona in vista delle regionali, occorrono svariate migliaia di euro. Per un posto sicuro di consigliere regionale, ci vogliono dai 100 agli oltre 250mila euro, mentre per diventare governatore non bastano 500 mila euro ma si può arrivare a sborsare anche quasi un milione di euro, in caso di regioni-chiave, tipo Lombardia e Campania. Almeno così dice a mezza bocca chi ne capisce tra i parlamentari di Forza Italia in carica, soprattutto ora che i conti sono in rosso. A pesare c’è anche il fatto che si tratta di elezioni senza ‘liste bloccate’ ma con le preferenze e questo avvantaggia i candidati con più soldi. In ogni caso, non si può parlare di un costo fisso perché le incognite sono tante, e molto dipende pure da quanto il proprio partito vorrà investire sui suoi ‘cavalli’.
Ci si può fare un’idea precisa solo delle spese preventivate, anche se questo non può essere garanzia assoluta dei costi effettivamente sostenuti, che possono variare anche sulla base delle iniziative personali dei singoli candidati. Regola sempre valida è quella che un seggio alle regionali va pesato in base al territorio e al potenziale bacino elettorale. In una regione come il Veneto, dove il candidato di coalizione del centrodestra (Fi più Ncd e Lega) è dato per vincente la campagna elettorale (tra manifesti, ‘santini’, volantini, comizi, cene e ‘battage’ mediatico, soprattutto on line) vale dai 500 mila euro in su, mentre in Emilia-Romagna dove prevarrà certamente la sinistra, le spese diminuiscono di almeno la metà.
Dal sindaco in giù, almeno non nei Comuni-chiave e in quelli piccoli, ci sono in gioco incarichi, non solo rognosi, ma scarsamente retribuiti. La politica, fa notare chi ha grande esperienza di liste,’rende’ solo dalla Regione a Roma e a Bruxelles. Nessun deputato, senatore o consigliere regionali confesserà mai pubblicamente i veri costi di una ‘discesa in campo’, ma i ‘prezzi’ restano alti e difficilmente la crisi li intaccherà. Soprattutto, se parliamo di ‘campagne vincenti’. Di certo, stavolta chi vuole essere candidato dovrà essere in regola con le quote da versare al partito (800 euro al mese), perchè le casse sono dissestate.