Islamabad, 16 ott. (AdnKronos/Aki) – L’Alta Corte di Lahore, tribunale di secondo grado, ha confermato la sentenza di condanna a morte per Asia Bibi, la donna cristiana arrestata nel 2009 in Pakistan con l’accusa di “blasfemia”. Lo ha reso noto l’avvocato di Asia Bibi, come riporta l’agenzia di stampa Dpa.
La donna, madre di cinque figli, è stata arrestata cinque anni fa con l’accusa di blasfemia dopo una lite con due musulmane. Nel 2010 Asia Bibi è stata condannata alla pena di morte da un tribunale di Nankana Sahib, nella provincia del Punjab. I legali della donna hanno presentato ricorso e oggi è arrivata la sentenza dell’Alta Corte di Lahore, che ha confermato la condanna. “Siamo rammaricati per il verdetto, ricorreremo alla Corte Suprema”, terzo e ultimo grado di giudizio in Pakistan, ha detto l’avvocato di Asia Bibi, Naeem Shakir Chaudhry.
Nell’udienza tenutasi stamane, e durata quattro ore, la difesa – come riporta l’agenzia Fides – ha presentato le sue argomentazioni scritte che smontavano l’impianto accusatorio, smascherando testimoni poco credibili e la evidente costruzione di false accuse. “Il giudice ha ritenuto valide e credibili le accuse delle due donne musulmane (due sorelle) che hanno testimoniato sulla presunta blasfemia commessa da Asia. Sono quelle con cui Asia aveva avuto l’alterco e da cui è nato il caso”, ha spiegato Shakir a Fides. “La giustizia – ha aggiunto – è sempre più in mano agli estremisti”.