Roma, 11 dic. – (AdnKronos) – Si avvicina l’appuntamento di lunedì, dove in occasione della cerimonia dei Collari d’oro del Coni, presente il premier Matteo Renzi, è attesa l’ufficializzazione della candidatura di Roma ai Giochi olimpici del 2024. In vista dell’evento in programma al Foro Italico il presidente del Coni Giovanni Malagò, anche alla luce anche delle ultime inchieste su ‘Mafia Capitale’, incontrerà il presidente del Consiglio per discutere “alcune idee per tutelare e garantire al massimo la trasparenza e i criteri innovativi e per portarla avanti”.
Sull’inchiesta capitolina che ha travolto il mondo politico romano, il numero uno dello sport italiano, intervenuto a margine del convegno ‘La specificità dello sport e la formazione dei giovani atleti nel diritto dell’Unione europea’, ha ribadito la sua condanna su quanto accaduto. “Non bisogna disconoscere che ci sono grossi problemi con un gruppo di persone che ci lasciano imbarazzati, rammaricati ma la parola ‘mafia’ non è in linea con quello che è il problema che c’è. Per quanto riguarda qualsiasi evento, lasciando da parte le Olimpiadi, come ad esempio costruire una metropolitana o un aeroporto, se uno smette di credere che le cose si possano fare in maniera trasparente, questo è molto preoccupante”.
“Le Olimpiadi sono sicuramente una delle possibilità che ha il Paese per dare segnali diversi rispetto a quelli che purtroppo hanno segnato tanti elementi in cui il pubblico non ha fatto una bella figura e in particolare i rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali -prosegue il numero uno dello sport italiano-. Penso che alle nuove generazioni, fortemente penalizzate e ‘fregate’ da chi si è distinto con pessimi comportamenti, non possiamo dare una ulteriore penalizzazione ma una speranza in un contesto che non li favorisce”.