Home Attualità Nel 2013 le imprese internazionali della moda tornano a investire

Nel 2013 le imprese internazionali della moda tornano a investire

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Roma, 14 ott. (Labitalia) – Nell’anno fiscale 2013 la crescita delle grandi imprese internazionali della moda e del lusso ha segnato il secondo rallentamento consecutivo, rimanendo comunque positiva a +7,9%. Inoltre, il settore ha dimostrato buone capacità di reazione investendo più che in passato (il rapporto fra investimenti operativi e ammortamenti si è attestato al 168,6% rispetto al 147,6% del 2012). Lo riporta il Fashion and Luxury Insight, il rapporto annuale di Sda Bocconi e Altagamma che analizza i bilanci delle imprese internazionali quotate con fatturato superiore ai 200 milioni di euro.
La profittabilità dell’industria è diminuita, evidenzia il rapporto, che quest’anno analizza un campione di 79 società dal fatturato complessivo di 332 miliardi di euro: il Roi medio scende al 13,5%, rispetto al 14,9% dell’anno precedente, mentre l’Ebit margin passa all’11,5% dal 12,4% del 2012.
“L’aspetto finanziario è ancora al centro delle preoccupazioni delle imprese – afferma Emilia Merlotti della Sda Bocconi (Area Amministrazione, Controllo, Finanza Aziendale e Immobiliare), coautore del rapporto – che nel 2013 sono riuscite a ridurre ulteriormente la leva finanziaria portando il rapporto debito su capitale proprio a 0,40, ovvero a livelli comparabili a quelli del 2005. La generazione di cassa, sebbene in lieve flessione (10,4% rispetto al 10,7% del 2012), rimane sostenuta”.
“Nel 2013 si evidenzia anche un rallentamento nell’apertura di nuovi punti vendita. Il dato si ferma al 3%, un livello che non si era mai registrato prima”, spiega Paola Varacca Capello della Sda Bocconi (area Strategia e Imprenditorialità), coautore del rapporto. Il segmento degli specialisti online è quello con la performance migliore in termini di crescita di fatturato (+27.9%). Gioielli e orologi sono secondi, con +13,6% e primi come Roi, salito al 17.9%.
“La scomposizione dei risultati nelle cinque aree geografiche Italia, Francia, Resto d’Europa, Nord America e Asia – sostiene infine Nicola Misani, della Sda Bocconi (area Strategia e Imprenditorialità), coautore del rapporto – indica un anno complicato per le imprese italiane del settore, che nel 2012 erano quelle con la crescita più veloce e nel 2013 si rivelano quelle con crescita più lenta. Anche la redditività risulta leggermente inferiore alla media”.
Armando Branchini, vicepresidente di Altagamma e coautore della ricerca, sottolinea che “un aspetto positivo è il fatto che la qualità e l’innovazione si dimostrano ancora un fattore importante di successo”. “L’alto di gamma – aggiunge – si conferma, infatti, il segmento che gode della migliore salute. L’alto di gamma dell’abbigliamento, per esempio, ha registrato un Roi del 20,8% contro il 15,2% dell’abbigliamento nel suo complesso e una crescita del fatturato del 18,1% contro l’8,5%”. Il team degli autori del Fashion & Luxury Insight è composto da Emilia Merlotti, Nicola Misani e Paola Varacca Capello di Sda Bocconi; per Altagamma ha partecipato Armando Branchini.