Roma, 4 nov. (AdnKronos) – “Siamo molto felici della prossima visita di Federica Mogherini in Israele”, “apprezzo molto le sue capacità e la sua amicizia”. Lo ha detto oggi l’ambasciatore israeliano Naor Gilon, intervistato dall’Adnkronos in vista del viaggio in Israele e Cisgiordania del nuovo Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza dell’Ue, seconda missione nell’area dopo quella che effettuò come ministro degli Esteri italiano.
“Anche noi sosteniamo l’idea di una pace con due stati per due popoli, come hanno fatto tutti i primi ministri israeliani fin da Oslo”, sottolinea Gilon, dopo che in un’intervista a “la Stampa” Mogherini ha detto che “l’obiettivo primario è uno Stato palestinese, perché allora potremmo discutere su cosa si può effettivamente riconoscere”.
L’ambasciatore avverte però della necessità di seguire la strada dei negoziati diretti e non quella del riconoscimento dello Stato palestinese, come è avvenuto da parte della Svezia. “Negli ultimi anni i palestinesi hanno preferito lavorare con la comunità internazionale, come hanno fatto all’Onu, ottenendo anche con il sostegno dell’Italia, lo status di osservatore”- afferma Gilon – “Allora ci era stato detto che questo avrebbe rafforzato (il leader palestinese) Abu Mazen e lo avrebbe riportato ai negoziati, ma i palestinesi si rifiutano di parlare con Israele”.