Home Nazionale Minori: da maggio a settembre piu’ di 5200 bambini siriani passati per Milano

Minori: da maggio a settembre piu’ di 5200 bambini siriani passati per Milano

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Roma, 18 set. (Adnkronos) – Da maggio a settembre Save the Children ha accolto “oltre 5.200 bambini siriani in transito incontrati dall’organizzazione alla stazione centrale” di Milano. Lo rende noto un comunicato dell’associazione che prosegue: “occorre mettere in campo soluzioni strutturali che coinvolgano tutti gli attori potenzialmente interessati, a partire dall’attuazione del piano immigrazione varato a luglio dalla conferenza stato-regioni”. Save the Children chiede inoltre che venga garantita dalla Asl l’assistenza sanitaria pediatrica Negli ultimi mesi, il transito dei profughi siriani alla stazione di Milano si è intensificato e Save the Children ha rilevato il passaggio di 5207 minori accompagnati che hanno transitato dal proprio spazio di attività fino al 17 settembre.
Secondo Save the Children, dal 1 gennaio 2014 al 16 settembre 2014 complessivamente sono arrivati circa 131.500 migranti, per la maggior parte eritrei, siriani, egiziani, somali, bengalesi e subsahariani di cui almeno circa 14.500 donne e circa 21.000 minori (10.300 accompagnati e circa 10.700 non accompagnati). Gli arrivi dei profughi siriani, iniziati nel 2012, sono andati ad intensificare gli ingenti flussi già provenienti dagli altri paesi: secondo i dati ufficiali forniti dal Ministero dell’Interno, dal 1 gennaio 2014 al 31 agosto 2014 sono stati 112.689 i migranti arrivati via mare, e tra di essi i siriani rappresentano il secondo gruppo più numeroso (23.945), dopo gli eritrei (28.557). Nello stesso arco di tempo, i minori arrivati in Italia son stati 17.982, di cui 8.019 accompagnati per la maggior parte siriani (6.214), e 9.963 non accompagnati per la maggior parte di nazionalità eritrea (2.970).
”Pur testimoniando lo sforzo delle istituzioni, delle associazioni locali e di tanti volontari nella gestione del flusso dei profughi siriani, è indispensabile ed urgente un approccio più sistematico al problema con il coinvolgimento di tutti gli attori potenzialmente interessati” afferma Raffaela Milano, direttore programmi Italia-Europa di Save the Children. ” Gli arrivi continuano e non accennano a diminuire, pertanto è necessario ripensare un intervento più ampio che metta in campo soluzioni strutturali, al fine di gestire un flusso che non può più ritenersi occasionale, come più volte ribadito dalla nostra organizzazione a tutte le istituzioni preposte”. (segue)