Home Nazionale Marò, non escluso rischio di pena di morte. Il premier: ”India rispetti gli impe

Marò, non escluso rischio di pena di morte. Il premier: ”India rispetti gli impe

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Nuova Delhi, 10 gen. (Adnkronos) – Nei prossimi giorni si deciderà se concedere alla Nia, la polizia investigativa indiana, l'autorizzazione a perseguire Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. "Sono stati discussi molti problemi e per quanto riguarda la questione dei marò italiani sarà presa una decisione in due o tre giorni". Lo ha detto il ministro dell'Interno indiano Sushil Kumar Shinde, in merito alla riunione di giovedì con il ministro degli Esteri, Salman Khurshid, e quello della Giustizia, Kapil Sibal.La Nia vuole ottenere l'autorizzazione a perseguire i due marò in base al Sua Act (la Convenzione sulla repressione degli atti illeciti contro la sicurezza della navigazione marittima), che prevederebbe solo la pena di morte. Tuttavia, l'India aveva già garantito che ai due fucilieri di marina sarebbe stata risparmiata la pena di morte.Secondo alcune ipotesi, una volta ritenuti colpevoli, la Nia potrebbe in realtà chiedere al tribunale di non condannare a morte Latorre e Girone.Secondo l''Hindustan Times' Girone e Latorre potrebbero dovere affrontare un processo in base ad accuse che prevedono la pena di morte. "E' stato raggiunto un accordo per dare alla Nia (la polizia investigativa indiana) il via libera per presentare le accuse ai sensi della sezione 3" del 'Sua act', ha riferito un alto funzionario del governo rimasto anonimo. Dopo avere completato l'indagine sul caso, scrive ancora l''Hindustan Times', la Nia ha invocato la sezione 3 della legge, in base alla quale un atto che provoca la morte di qualsiasi persona deve essere punito con la pena di morte. Ma, dal momento che il ministero degli Esteri indiano aveva garantito al governo di italiano che non avrebbe condannato i due marò alla pena di morte, la questione è rimasta in sospeso per piu' di un mese. Adesso, la Nia potrebbe ricevere, in qualsiasi momento, l'autorizzazione a perseguire i due fucilieri di marina. "Noi ci aspettiamo che il governo indiano sia conseguente con le assicurazioni che aveva dato e con le decisioni della Corte suprema, e cioè che non sarebbe stata mai applicata la fattispecie della pirateria nel caso in questione e che la decisione sarebbe stata rapida", sottolinea il presidente del Consiglio, Enrico Letta, intervistato da Rainews 24. "Per adesso purtroppo di decisione rapida non se ne parla – aggiunge il premier – ma abbiamo ribadito con forza che sarebbe inaccettabile che quelle assicurazioni che la Corte suprema e il governo indiano aveva dato non fossero rispettate. Noi ci aspettiamo che queste rassicurazioni vengano soddisfatte e ci sia la conseguenza di tutto questo. Le preoccupazioni di oggi sono legate ad articoli di stampa, noi siamo ovviamente legati ai fatti, ma oggi abbiamo ribadito la vicinanza ai nostri due Marò e l'impegno assoluto dell'intera compagine di governo e dell'intero nostro Paese a far sì che si arrivi a una soluzione positiva della vicenda".Il ministro della Difesa Mario Mauro sul suo profilo Facebook sottolinea: ''E' evidente che la campagna elettorale in India si sta avvicinando in modo prepotente. Il governo italiano mostrerà sui Fucilieri di Marina la necessaria inflessibilità''.