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Mafia: Violante, mai sentito parlare di trattativa

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Palermo, 11 nov. (AdnKronos) – Non ha “mai sentito parlare” di una trattativa tra Stato e mafia “in senso politico” ma ricorda che quando era presidente della Commissione antimafia l’ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimino, gli chiese di incontrarlo. Ricorda anche che a chiedergli un incontro era stato pure lo ‘stalliere di Arcore’, Vittorio Mangano, “tra il 1994 e il 1996”. E parla del fallito attentato all’Addaura a Giovanni Falcone. Deposizione fiume per l’ex Presidente della Camera, Luciano Violante, al processo Borsellino quater che si celebra davanti alla Corte d’assise di Caltanissetta, per due giorni in ‘trasferta’ all’aula bunker Rebibbia di Roma. “Rientra nella strategia mafiosa cercare di trovare una trattativa con le istituzioni. Non è una novità, questa, piuttosto è una novità il tipo di risposta che lo Stato intende dare”, ha spiegato Violante rispondendo ai pm Stefano Luciani e Gabriele Paci. Parlando delle stragi mafiose del ’93 Violante ha detto: “Quando ci furono le bombe senza vittime a Milano e a Roma nel ’93 io parlai di bombe di dialogo perché è sempre accaduto che la mafia cercasse rapporti con lo Stato” ma ha detto anche che non c’è stato “cedimento da parte dello Stato”.
Sempre nell’udienza di oggi è stato sentito Nicolò Amato, ex capo del Dap che, tra le altre cose, ha parlato di una riunione del Comitato di sicurezza e ordine pubblico, che si tenne nel 1993 nella quale l’allora Capo della polizia Vincenzo Parisi avrebbe espresso “riserve sul 41bis” parlando di ” tensioni all’esterno delle carceri”.