Roma, 8 dic. (AdnKronos) – “Sono in molti a trarre oggi, in maniera frettolosa e interessata, e non sempre onesta, una morale politica dalle vicende scoperchiate nell’inchiesta ‘Mafia capitale’. Se c’è però una verità evidente, per cui non occorre attendere l’esito dei processi, è che le prime vittime delle malversazioni, oltre ai contribuenti romani, sono gli immigrati, i rifugiati e i poveracci che erano diventati, loro malgrado, le galline dalle uova d’oro delle ‘cricche’ dell’assistenza”. Lo scrive il sottosegretario agli esteri Benedetto Della Vedova sulla sua pagina Facebook.
“Gli immigrati -aggiunge- sono due volte vittime. Perché la cresta realizzata sui fondi destinati alla loro tutela li ha spesso costretti a condizioni di vita degradanti. E perché nell’intera vicenda c’è chi continua a descriverli non come le vittime, ma come la causa del malaffare. D’altra parte, ci sono due modi per ‘mangiare sugli immigrati’. Il primo è quello della corruzione politica, come ci raccontano le cronache dell’inchiesta. Il secondo –conclude Della Vedova– è quello della speculazione politica, che addebita agli immigrati, ai rifugiati e in genere gli stranieri la responsabilità dell’insicurezza, del degrado civile e perfino del declino economico italiano”.