Roma, 28 nov. (AdnKronos) – Nuova mossa a sorpresa di Beppe Grillo, che sul blog ammette di essere ‘stanchino’ e nomina un direttorio di fedelissimi che lo affiancheranno da ora in poi. Ammesso che la Rete, che in queste ore mugugna, voti per il sì. Quattro uomini e una sola donna: Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Roberto Fico, Carlo Sibilia e Carla Ruocco. Da tutti considerati dei ‘falchi’ del Movimento, più realisti del Re o meglio più grillini di Grillo.
Chi ha parlato con Grillo e Casaleggio in queste ore spiega all’Adnkronos che la decisione assunta rappresenta “un punto di mediazione. Da un lato Grillo è stanco, dall’altro Casaleggio è alle prese anche con i suoi problemi di salute. La scelta di farsi affiancare da un gruppo di eletti era necessaria. Ma, per loro, l’unica strada possibile era procedere in questo modo”. Ovvero, con un’indicazione calata dall’alto e ratificata dalla Rete. “Di lasciar decidere i parlamentari o alla Rete da sola – spiega un beninformato – non hanno voluto sentirne”.
La decisione dei vertici arriva in un momento tutto in salita per il Movimento. E per la prima volta dall’arrivo in Parlamento, la possibilità di una scissione appare reale. Il direttorio, del resto, sembra scontentare tutti: ribelli, ma anche parecchi fedelissimi. “Ci facciamo guidare da ragazzini – sbotta un senatore in vista del Movimento, grillino della prima ora – cosa stiamo diventando?”. Il timore, generalizzato, è che i 5 Stelle con questa mossa si ritrovino ad essere un partito, vocabolo bandito nel pianeta M5S. Timore che serpeggia in entrambe le fazioni.