Gerusalemme, 1 lug. (Adnkronos) – Una quarantina di coloni israeliani ha eretto questa mattina due avamposti illegali in Cisgiordania in reazione all’uccisione dei tre adolescenti rapiti. Il primo si trova a su una collina vicino all’insediamento di Ma’aleh Adunim, in un’area che negli anni novanta aveva ricevuto il via libera iniziale dell’allora premier Yitzhak Rabin, poi congelato in seguito a pressioni internazionali. Il secondo è in una fattoria abbandonata nell’area di Gush Etzion.
Lo spirito è quello della proposta avanzata dal ministro della Difesa Moshe Yaalon al vertice di governo di ieri sera. A quanto riferisce il sito di Haaretz, Yaalon ha sostenuto che la miglior risposta alla morte dei tre adolescenti è un’ondata di costruzioni negli insediamenti a cui aggiungere un nuovo insediamento in memoria delle tre vittime. Ma il ministro della Giustizia Tzipi Livni si è opposta e non è stata presa alcuna decisione.
Il dolore ha unito tutto il paese, con una veglia spontanea di migliaia di ragazzi a piazza Rabin a Tel Aviv. La scorsa notte, vi sono però state anche aggressioni contro palestinesi a Gerusalemme: la polizia ha arrestato un 17enne sospettato di aver aggredito con gas lacrimogeni un tassista palestinese ed è stata aperta un’inchiesta su un palestinese che è stato ricoverato in ospedale dopo aver denunciato di essere stato aggredito da un gruppo di giovani israeliani. Le sue condizioni non sono gravi.