Home Nazionale Lavoro: Renzi, non può diventare terreno scontro politico

Lavoro: Renzi, non può diventare terreno scontro politico

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Brescia, 3 nov. (AdnKronos) – “Vogliono contestare il governo? E’ un loro diritto. Vogliono cambiare il presidente del Consiglio? Ci provino, io devo cambiare il Paese, non posso preoccuparmi di questo. Però posso dire una cosa: se vogliono contestare, contestino; senza fare del diritto del lavoro, del mondo del lavoro, del dolore di un cassintegrato, della sofferenza di un precario, di cui non parla più nessuno, della inquietudine di una mamma che non ha la maternità, delle difficoltà di chi sta fuori il mondo del lavoro, il campo di gioco di uno scontro politico”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, parlando all’Associazione industriale bresciana.
“Noi -ha proseguito il premier- dobbiamo evitare un rischio pazzesco: è calcolato, studiato, progettato, calcolato un disegno in queste settimane che vuole dividere il mondo del lavoro. C’è l’idea di fare del lavoro il luogo dello scontro. C’è l’idea di mettere gli uni contro gli altri gli operatori del mondo del lavoro. E’ una delle idee che ha fermato l’Italia e bloccato l’Italia. Se abbiamo perso venti anni è perchè si è pensato che attraverso manifestazioni e proteste si potesse dividere in due il lavoro, dividendo magari l’Italia dei lavoratori e l’Italia dei padroni”.
“Io -hadetto ancora- sono qui a Confindustria per dirvi che non esiste una doppia Italia, esiste una Italia e dico a Brescia unica ed indivisibile, l’Italia una, unica ed indivisibile che è l’Italia di chi vuol bene ai propri figli, che faccia l’imprenditore o che faccia il lavoratore. Questa Italia non consentirà a nessuno di scendere nello scontro verbale e non soltanto verbale legato al mondo del lavoro. (segue)