(AdnKronos) – Rispetto al mese precedente, infatti, annota Poletti, gli occupati aumentano di 32.000 unità mentre il numero dei disoccupati diminuisce del 2,6% ed il tasso di disoccupazione cala dello 0,3%. Ma è sul fronte giovanile che la situazione non cambia: “purtroppo- dice ancora- non ci sono cambiamenti positivi rispetto alla situazione di grande difficoltà dell’occupazione giovanile”.
I dati Istat dunque, prosegue, “se da un lato confermano che si è sostanzialmente arrestata la caduta dei livelli occupazionali, dall’altro evidenziano la necessità di insistere in direzione di una ripartenza dell’economia che dipenderà, oltre che dal contesto internazionale ed europeo, dalle scelte di investimento delle imprese e di consumo dei cittadini che sono state e saranno sostenute dall’azione di riforma e dalle politiche del Governo”. Anche questi dati, conclude, “confermano che l’Italia, se avrà fiducia nei propri mezzi, potrà ripartire con un buon passo”.