Home Nazionale Lavoro: Inca Cgil, tra finti autonomi e precari in Europa un esercito di ‘atipici’

Lavoro: Inca Cgil, tra finti autonomi e precari in Europa un esercito di ‘atipici’

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Roma, 6 feb. (Adnkronos/Labitalia) – Ex interinali, finti autonomi, contratti a 'zero ore' o 'mini-job' con orario molto ridotto. Sono sono alcune delle molteplici forme di lavoro 'atipico' (solo in Italia se ne contano dalle 19 alle 46, a seconda di chi esegue il calcolo) diffuse in Europa. Un 'esercito' di lavoratori che con la crisi sono diventati sempre più precari: 9 milioni, stando ai dati Eurostat, coloro che hanno un contratto di durata inferiore a 6 mesi, di cui l'80% ha meno di 40 anni. A lanciare l'allarme è l'Inca, il patronato della Cgil, che ha promosso con altri partner sindacali europei (Cgil per l'Italia, Ces per l'Europa, Tuc per il Regno Unito, Fgtb per il Belgio, Dgb per la Germania, Ccoo per la Spagna) il progetto 'Accessor' (acronimo di 'Atypical Contracts and Crossborder European Social Security Obligations and Rigths'). I risultati finali vengono presentati oggi, a Roma, in occasione del convegno 'Il posto del lavoro atipico nel coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale in Europa. Presentazione, valutazione e utilizzazione dei risultati del progetto Accessor'.Secondo i dati di Eurofound, citati nel rapporto finale del progetto, già nel 2005 un lavoratore su quattro era impiegato con un contratto di lavoro atipico o molto atipico, o semplicemente senza contratto. E diversi studi, anche della Commissione europea, concordano sul fatto che durante la crisi questa dimensione del lavoro non abbia fatto che aumentare e che quindi l'occupazione sia complessivamente più precaria oggi che nel 2005 o nel 2007.