Home Nazionale Lavoro: Cuperlo (Pd), disciplina? Partito non è caserma

Lavoro: Cuperlo (Pd), disciplina? Partito non è caserma

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Roma, 23 set. (Adnkronos) – ”Un partito non è una ditta nè una caserma. E’ una comunità. E non apprezzo gli appelli alla disciplina a stagioni alterne: alcuni di quelli che ora la invocano, sul capo dello Stato hanno votato come gli garbava”. L’ex presidente del Pd Gianni Cuperlo, intervistato dal Corriere della Sera, avverte il premier Matteo Renzi: ”Non vale la logica del prendere o lasciare. Chi vince il Congresso ha il diritto e il dovere di dirigere un partito, non di comandare. Però, per citare una persona molto amata da Renzi, Don Milani, siamo in grado di sortirne insieme”.
Sull’articolo 18, sottolinea Cuperlo, ”spero che nessuno pensi a regolamenti di conti. Non mi sento un gufo, nè un guastatore. Ma non accetto nemmeno toni ultimativi. Se è così marginale, perchè farne il fulcro? Perchè non si mette al centro il fatto che l’accesso ai servizi per il lavoro oggi e’ un diritto di cittadinanza? Voglio trovare una soluzione. Lo scriviamo che il reintegro non si discute in caso di discriminazione per motivi religiosi, politici e sindacali, di etnia, genere e orientamento sessuale?”, chiede Cuperlo.
”Per il resto -dice- possiamo discutere della durata in cui si arrivi alla tutela, dopo il periodo di prova”. Quanto agli emendamenti che saranno presentati, annuncia, ”bisogna sfoltire la giungla dei contratti. Bisogna mettere sul tavolo le risorse per estendere tutele e formazione. E poi entrare nel merito del salario minimo per chi non ha un contratto e dei nuovi ammortizzatori”.