Home Nazionale Lavoro: Cgil avanti con protesta, contro Jobs act anche ricorso a Ue/Adnkronos

Lavoro: Cgil avanti con protesta, contro Jobs act anche ricorso a Ue/Adnkronos

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Roma, 26 nov(AdnKronos) – Contro il Jobs Act avanti tutta, oltre lo sciopero generale del 12 dicembre prossimo. La Cgil di Susanna Camusso avverte così il governo di non avere nessuna intenzione di rallentare la protesta dei lavoratori di questi mesi. Anzi. Sul tavolo,questa volta, anche l’opzione di un ricorso alla Corte di Giustizia Ue dopo che, la sentenza con cui i giudici europei hanno dichiarato illegittime le norme sui contratti a tempo determinato nella scuola, apre inaspettatamente uno spiraglio anche per un ricorso contro le norme sull’articolo 18 del Jobs Act.
“Valuteremo tutte le strade perchè siamo in presenza di una manomissione violenta dello Statuto dei Lavoratori”, ammonisce Camusso che denuncia l’idea “culturalmente illiberale e divisiva del mercato del lavoro” che “in nome di una presunta e teorica unificazione del mercato invece lo divide ancora e soprattutto lo rende meno dignitoso”, dice. Non solo. “Provvedimenti e deleghe tendono a espellere i diritti da ogni luogo di lavoro, per questo bisogna ricostruire l’unità per ridare a tutti i diritti”. Una rinnovata chiamata alla mobilitazione che trova pronta la Fiom. “La battaglia non è assolutamente conclusa. Lo scontro con il governo va avanti”, scandisce il leader Maurizio Landini che ribadisce le accuse contro una “riforma che rende semplicemente più facili i licenziamenti”.
Il Jobs act, infatti, dice ancora, “toglie diritti e non è vero che crea occupazione e che riduce la precarietà; non è vero che va verso un’estensione universale delle tutele del nostro Paese perchè se lo si collega alla legge di stabilità si vede come non ci sia alcuna ripresa degli investimenti, che è il vero tema da mettere in campo per creare posti di lavoro”, aggiunge. E al premier Renzi, dopo la spaccatura di ieri, vissuta all’interno del Pd, dice: “la giornata di ieri ha mostrato la difficoltà del governo perché le piazze continuano a essere piene, con un consenso che non si vedeva da anni sulle proposte che Cgil e Fiom mettono in campo. Quello che mi sembra che abbia problemi è il consenso del governo che tra l’altro non è mai stato votato”, dice.