Roma 23 set. (Adnkronos) – “Diversamente da quanto sento dire da alcuni e da quanti già cantano vittoria, non credo affatto che la riforma sia già buona e non debba essere annacquata”. Lo dichiara Daniele Capezzone (Fi), Presidente della Commissione Finanze della Camera. “Mi pare purtroppo vero l’inverso, e cioè che attualmente il testo è ancora ambiguo, ha ancora dei margini di genericità, e va dunque reso esplicito attraverso nostri emendamenti liberali che impediscano compromessi furbeschi e al ribasso dentro al Pd”.
“Auspico che Forza Italia lanci sfida liberale in positivo, e non sia subalterna a Pd. Non è vero che la riforma è già buona, e non va annacquata: è vero l’inverso, -spiega- cioè che ora è troppo ambigua e invece va resa esplicita evitando compromessi furbeschi e al ribasso dentro il Pd. La mia opinione è che la delega sul lavoro sia ancora troppo vaga. Se si vuole davvero superare e abrogare l’articolo 18 e la parte più obsoleta dello Statuto dei lavoratori, -specifica- bisogna farlo in modo chiaro ed inequivoco, e non solo lasciarlo intuire (con uno spazio troppo vasto lasciato alle diverse interpretazioni e al futuro decreto delegato, che chissà quando verrà varato e come verrà scritto…)”.
“Occorrono dunque (li suggerisco ai colleghi senatori, e comunque li presenterò alla Camera) emendamenti di assoluta chiarezza. Forza Italia, a mio avviso, non può ridursi a spettatrice. Il mio auspicio -conclude- è che lanci una sfida liberale ambiziosa e in positivo, evitando approcci subalterni e fughe in avanti”.