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Lavoro: blog Grillo, Napolitano difende jobs act, si vergogni

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Roma, 24 set. (Adnkronos) – Continui l’attacco del M5S contro il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Stavolta nel mirino la ‘difesa’ del Capo dello Stato di riforme ‘coraggiose’ del mercato del lavoro. “A primo colpo d’occhio, la questione dell’articolo 18 sembra una questione di poco conto, su cui si sta combattendo una battaglia del tutto sproporzionata, forse per obiettivi nascosti e ben diversi da quelli dichiarati”, scrive Aldo Giannulli sul blog di Beppe Grillo.
“Quanti volete che siano i lavoratori a tempo indeterminato in aziende” con i parametri previsti dal cosiddetto jobs act?, domanda lo studioso ormai punto di riferimento della galassia grillina. “Tutti si affannano a dimostrare che pochi ‘privilegiati’ non possono ostacolare la via delle riforme compromettendo le sorti del paese. Primo fra tutti a guidare il coro è il Capo dello Stato – incalza Giannulli – che, nella sua delicata sensibilità costituzionale che lo vuole sereno arbitro super partes, mette i piedi nel piatto e si pronuncia esplicitamente per la tesi governativa, invitando a farla finita con corporativismi e conservatorismi e approvare la riforma a tamburo battente”.
“Scusate la divagazione: ma come mai questo ex dirigente di quello che fu il maggior partito dei lavoratori italiani, trova che ad essere corporativi siano i lavoratori e solo loro? Lo avete mai sentito dare del ‘corporativi’ o, ‘conservatori’ ai banchieri, che prendono i soldi della Ue, per investirli in altri titoli finanziari continuando a negarli ad aziende e famiglie? – chiede polemico Giannulli – Ci sono i superpagati dipendenti del Parlamento che stanno facendo un casino d’inferno perché non accettano una spuntatura delle loro ricche retribuzioni, come, peraltro, avevano fatti i manager di Stato, gli alti magistrati ecc. qualche tempo fa: Napolitano ha mai denunciato questi privilegi e particolarismi? Possiamo dire solo una cosa: Presidente si vergogni!”.