Home Nazionale Lavoro: Barbagallo, evitare errori, rischio incentivi contratti a tempo

Lavoro: Barbagallo, evitare errori, rischio incentivi contratti a tempo

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Roma, 23 dic.(AdnKronos) – “Con le nuove regole del Jobs Act, più che un contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti rischiamo di essere in presenza di un contratto a tempo determinato fortemente incentivato”. Cos’ a poche ore dal Cdm che domani dovrebbe varare il primo dei decreti attuativi della delega contenuta nel Jobs Act.
Così come è strutturata al momento la riforma del mercato del lavoro, per la Uil, “si potrebbero generare condizioni paradossali favorevoli all’azienda che decidesse di lucrare sul licenziamento”, dice ancora Barbagallo che ricorda la simulazione con cui il sindacato ha dimostrato come per uno stipendio di 22 mila euro, il saldo attivo per l’impresa, tra benefici contribuitivi e costo del licenziamento (illegittimo), potrebbe essere di 7.258 euro, se il licenziamento avviene dopo 1 anno, e di 11.622 euro, se il licenziamento avviene al termine dei 3 anni. “E’ necessario che ciò non accada”, prosegue. Ecco perché , aggiunge, “è impensabile sia la sola idea di attribuire all’impresa la decisione di qualificare lo “scarso rendimento”, tout court, come un licenziamento economico e, quindi, di prevedere, nel caso dell’illegittimità, sanzioni bassissime, sia l’idea di estendere le novità del provvedimento ai licenziamenti collettivi”, dice ancora Barbagallo.
Semmai, propone, “per favorire la stabilizzazione del rapporto di lavoro, si deve prevedere una “premialità” per quelle imprese che non hanno abusato del nuovo meccanismo ed escludere ogni criterio che, di fronte a un atto considerato immotivato e illegittimo, eluda il diritto del lavoratore di rivolgersi con serenità a un giudice terzo”. La Uil inoltre si attende che domani, “da subito”, il Governo emani il decreto con cui elimini la precarietà.