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Lavoro: attrazione investimenti, Italia in ritardo/Scheda

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(AdnKronos) – L’Italia continua ad avere una bassa attrattività per gli investimenti esteri. L’osservatorio dell’Aibe, Associazione delle banche estere in Italia, indica un valore di 33,2 su una scala da 0 a 100. Gli intervistati collocano l’Italia nella parte bassa della graduatoria di attrazione dei capitali esteri, con Russia, Spagna e Francia, che occupano le ultime posizioni. Paesi, questi quattro, in cui il saldo tra attrattività vs non attrattività è per tutti negativo. Mentre ai vertici si posizionano Stati Uniti, Germania e Cina, seguiti da Gran Bretagna, India e Brasile, per i quali il saldo è positivo.
Il più forte scetticismo si manifesta per tutti gli aspetti legati al quadro normativo e burocratico (sovrapposizione dei vincoli normativi, incertezza interpretativa, tempi della giustizia). Insieme al carico fiscale e alla flessibilità del mercato del lavoro, si caratterizzano come gli aspetti più urgenti di intervento da parte delle istituzioni per le attese del contesto internazionale – anche più del livello di corruzione e del costo del lavoro – per citare altri aspetti prioritari sondati.
Al contempo l’Italia è considerata attrattiva per “la qualità delle risorse umane” e in buona parte del panel anche per “la solidità del sistema bancario”. Determinante per la ripresa è “l’attenzione a liberare l’impresa, con un forte richiamo alla incisività di un governo stabile che consenta semplificazione normativa e burocratica, debelli connivenze e modifichi la mentalità italiana, fatta di furbizie, vaghezze e scarso rispetto per le regole”.