Home Nazionale L.stabilità: Mef, da Ue riconoscimento a progressi Italia (2)

L.stabilità: Mef, da Ue riconoscimento a progressi Italia (2)

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(AdnKronos) – La Commissione europea, riferisce il Mef, ha reso pubbliche questa mattina le opinioni sui bilanci preventivi dei Paesi che aderiscono all’Euro. “Il programma dell’Italia ha ricevuto il via libera e non è prevista, sottolinea il ministero commentando il pronunciamento di Bruxelles, alcuna procedura d’infrazione a carico del nostro Paese. La Commissione ha tuttavia ravvisato un rischio di non conformità con i requisiti del Patto di Stabilità e Crescita e ha segnalato che in marzo sarà necessario valutare i progressi compiuti da Belgio, Francia e Italia sotto tre profili: il grado di attuazione delle politiche economiche; la finalizzazione delle leggi finanziarie; i progressi compiuti sul fronte delle riforme strutturali”.
La Ue, prosegue il Mef, ha riconosciuto che la riduzione dello squilibrio macroeconomico relativo all’elevato livello di debito è resa particolarmente difficoltosa date le circostanze eccezionali: la prolungata recessione, la bassa inflazione, la differenza negativa tra prodotto reale e prodotto potenziale superiore al 4%. Sul piano più complessivo dello stato dell’economia nell’Unione europea, la Commissione riconosce che mentre si fanno sforzi sul piano delle riforme strutturali è necessario che i paesi con margini di manovra nel proprio bilancio, come nel caso della Germania, dovrebbero effettuare maggiori sforzi sul piano degli investimenti e dello stimolo alla domanda interna.
Come anticipato più volte nelle valutazioni delle autorità italiane, anche la Commissione, sottolinea ancora il Mef, riconosce che l’economia globale e quella europea in particolare soffrono di un doppio problema, dal lato della domanda e dal lato dell’offerta. In conclusione, i commissari che hanno presentato le comunicazioni in conferenza stampa hanno ricordato i tre pilastri su cui si regge la rinnovata prospettiva dell’Unione europea: investimenti ben finalizzati, riforme strutturali, responsabilità nella gestione dei bilanci pubblici. Si tratta, evidenzia il Mef, di una strategia che corrisponde all’agenda di politica economica proposta dall’Italia per la nuova legislatura europea (investimenti, integrazione dei mercati, riforme strutturali, nel rispetto di politiche fiscali responsabili).