Home Attualità Giro del mondo in 12 cocktail per 100 anni di Caffo

Giro del mondo in 12 cocktail per 100 anni di Caffo

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Roma, 11 dic. (Labitalia) – E’ un calendario che fa il giro del mondo in 12 cocktail creati con il Vecchio Amaro del Capo, abbinato ai prodotti tipici di altrettante città internazionali, quello ideato da Caffo per celebrare i suoi primi 100 anni. Il 2015 è l’anno del centenario e, per l’occasione, l’azienda calabrese ha deciso di dare vita a un vero e proprio ‘viaggio nel tempo’ che celebri il carattere cosmopolita del suo amaro simbolo e degli altri suoi distillati e suggerisca una serie di proposte per brindare.
Il calendario 2015 dell’azienda Caffo, fondata nel 1915, permetterà infatti di scoprire i cinque continenti degustando inediti accostamenti e raffinati cocktail. Così, ad esempio, a Caracas il Vecchio Amaro del Capo si miscela con il rum invecchiato 17 anni, a Delhi si sposa al succo di zenzero, a Mosca viene abbinato alla vodka.
Dodici diverse ricette dedicate ad altrettante città del mondo che hanno ispirato i nuovi mix 2015 firmati Caffo: Refresh ‘Bark ‘n’ Stormy’ da Delhi; Calabrian Buck da Parigi; Caffoni da Londra; 23+6 da Madrid; Capo Tonic da Brasilia; del Capo Smash da Caracas; Ticket to Limbadi da Pechino; Your Summer da Capo Vaticano; White del Capo Russian da Mosca; Momo’ da Catanzaro; Capo Mandarin da Palermo; Capo Sour da New York.
Ispirate alle antiche mappe di navigazione, le pagine dedicate ai dodici mesi regalano un viaggio intorno al mondo attraverso nuovi mix ma raccontano anche la storia di questa realtà che la famiglia Caffo guida con passione da generazioni. Ad arricchire questo calendario, infatti, anche foto e documenti tratti dall’archivio della distilleria di Limbadi che vanta un secolo di esperienza votata alla qualità.
“Le immagini sullo sfondo – spiega Sebastiano Caffo – sono vecchi documenti e vecchie foto dell’archivio privato Caffo e sembrano appoggiate su un tavolo da lavoro con gli appunti di una vita, o meglio di più vite: abbiamo scelto di raccontare in questo modo la nostra storia, che è una storia di famiglia ma è anche un modo per valorizzare il nostro territorio nel mondo”.