Home Nazionale Genetica: ‘boom’ test Dna in tribunale, richiesto in 1 processo penale su 2

Genetica: ‘boom’ test Dna in tribunale, richiesto in 1 processo penale su 2

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(AdnKronos) – Può essere determinante per svelare il colpevole di un omicidio o stabilire la paternità in una causa civile. Il test del Dna ha conosciuto un vero e proprio ‘boom’ in Italia, con un incremento delle richieste all’interno dei procedimenti giudiziari “di almeno 10 volte per i test di paternità nei procedimenti civili negli ultimi 10 anni. Si può stimare ormai che quasi in un processo penale su 2 si fa uso della prova genetica”. Ad affermarlo è Emiliano Giardina, direttore del laboratorio di genetica forense dell’Università Tor Vergata di Roma.
La figura dello specialista in genetica forense ha conosciuto un grande successo mediatico grazie alle serie tv come ‘Csi’ o ‘Ris’. E sono molti i giovani neolaureati in biologia che aspirano a questo nuovo sbocco professionale. La legge n.397 del 2000 ha inserito nell’ordinamento penale il principio della parità processuale tra accusa e difesa. Così, in questo assetto giuridico, il nuovo ruolo del consulente esperto di accertamenti di carattere biologico è diventato fondamentale; può affiancare le parti private del processo o anche essere chiamato quale esperto del giudice o dell’accusa (il Ctu o perito).
Secondo Giardina, “sono molte le persone che lavorano in questo settore, ma – avverte – quelle brave sono poche. Negli ultimi anni c’è’ stata una rivoluzione tecnologica con incredibili passi in avanti della genomica e questa sfida non va persa”.
Nel 2013 l’Ordine nazionale dei biologi (Onb) ha formato 50 professionisti grazie alla Scuola permanente di alto profilo in Biologia forense della Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Roma Tor Vergata di Roma. “Nei tre livelli didattici in cui è strutturato il corso – sottolinea Ermanno Calcatelli, presidente dell’Onb – si acquisiscono le conoscenze sulle attrezzature tecnologiche in uso nei laboratori genetici, sulle procedure scientifiche da seguire e poi sul contraddittorio da tenere in tribunale davanti il giudice”.
Recentemente anche il ministro della Giustizia Andrea Orlano, in un messaggio inviato all’incontro sul ruolo della ‘biologia forense nel giudizio penale’ promosso dall’Onb a Palermo, ha sottolineato l’importanza di questa specializzazione: “In un mondo in costante evoluzione l’accertamento della verità cui tende il processo penale, impone l’impiego di conoscenze scientifiche sempre più sofisticate. Le scienze forensi non sono altro che l’applicazione delle discipline scientifiche, quale la biologia, nel campo della legge, nei vari ambiti del civile, penale e amministrativo. Tuttavia – osserva Orlando – il dato scientifico non può assumere da solo un valore probatorio assoluto. Esso deve essere oggetto di verifica tenendo presente il contesto da cui è tratto, poiché la sua interpretazione è comunque sottoposto al vaglio dell’uomo”.