Venezia 19 set. – (Adnkronos) – ”Il giorno che gli indipendentisti veneti aspettavano con tanta ansia è arrivato, ma l’esito non è quello sperato. Anche nella civile Scozia i cittadini, andati in massa a votare, hanno scelto di non staccarsi da Londra. Ora i sostenitori del referendum faranno marcia indietro?”. Lo chiede Gennaro Marotta, consigliere regionale veneto di Italia dei Valori, commentando l’esito del referendum tenutosi in Scozia.
”Il gioco di creare piccoli staterelli – prosegue – non funziona, socialmente ed economicamente. Gli scozzesi lo hanno capito. Ora dobbiamo capirlo anche in Veneto. Agli indipendentisti nostrani – dice il politico IdV – lanciamo un guanto di sfida: basta voli pindarici secessionisti, ma lavoriamo assieme per fare pressione sullo stato centrale, perché la nostra regione abbia maggiore autonomia, normativa e di fondi, mantenendo però l’unità d’Italia”.
“Se si proseguirà sulla strada del referendum – annuncia Marotta, fermamente contrario alla legge – allora vogliamo anche noi informazioni sull’apertura del conto corrente per versare i contributi di privati e aziende. Come facciamo da luglio, ogni mese manderemo una letterina a Zaia, chiedendo di sapere a quanto ammontano le donazioni, almeno finché l’elenco non verrà pubblicato on line. Sarei anche curioso di sapere – conclude Marotta – quanti, tra i consiglieri regionali che hanno approvato la legge, verseranno un contributo per finanziare il referendum. Il loro tasso di indipendenza sarà così forte da arrivare al portafoglio?”.