Bruxelles, 25 set. (Adnkronos) – La Commissione europea ha chiesto all’Italia di modificare la normativa sulle imposte di successione che risulta discriminante nei confronti dei lasciti a organizzazioni senza scopo di lucro in un altro Stato membro dell’Ue. La Commissione ritiene che le disposizioni italiane in materia siano ”discriminanti e limitino in modo ingiustificato la libera circolazione dei capitali”. All’Italia sono stati trasmessi due pareri motivati, secondo passaggio della procedura di infrazione Ue. Se l’Italia non adotterà i provvedimenti necessari alla messa in conformità entro due mesi, la Commissione potrà adire la Corte di giustizia Ue.
Secondo la legge italiana, si spiega dalla Commissione, i lasciti a organizzazioni senza scopo di lucro che perseguono obiettivi sociali o di interesse pubblico sono esenti dalle imposte. Tuttavia gli stessi lasciti a organismi senza scopo di lucro stabiliti altrove nell’Ue sono invece esentati dalle imposte solo in caso di reciprocità rispetto allo Stato membro in questione. Se questa reciprocità non sussiste, il lascito è tassato all’8% del suo valore.
Inoltre, si spiega dalla Commissione, la legislazione italiana esclude dalla massa ereditaria le obbligazioni e i titoli di Stato italiani, mentre quelli emessi da altri Stati dell’Ue non possono esserne esclusi.