Home Nazionale Fiavet, last minute e saldi outlet non aiutano, mercato turistico fermo

Fiavet, last minute e saldi outlet non aiutano, mercato turistico fermo

0

Roma, 8 gen. (Labitalia) – "Il turismo degli italiani è fermo: durante l'anno, a Natale e Capodanno, non c'è last minute e saldi all'outlet che tengano". Lo dice a Labitalia Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo). "Abbiamo chiuso il 2013 – ricorda – con un calo globale del 15%. Certo alcune zone sono andate meglio, ma le cifre parlano chiaro: in due anni il settore ha perso il 30% di mercato con la chiusura di agenzie, anche storiche"."E' crisi nera – fa notare – per molte città come Torino e il non decisionismo del governo non aiuta certo, nè appunto la politica del last minute e delle offerte pseudo-scontate. L'italiano, allettato da viaggi scontatissimi, va in agenzia per poi rendersi conto che quello pubblicizzato non è affatto l'ultimo prezzo"."Questo tipo di pubblicità – avverte Giovannoni – cerca di movimentare il mercato, un po' come avviene per gli outlet, ma in fin dei conti il turismo rimane sempre e comunque fermo. La strada per rimettere il moto il settore non è certo la corsa ai prezzi più bassi; c'è bisogno di una rotta concreta e certa da seguire". "Gli italiani – sottolinea il presidente Fiavet – piangono perchè non sanno come fare per andare avanti e non possono permettersi di viaggiare. Chi, invece, potrebbe si sente perseguitato dallo spesometro che disincentiva l'acquisto di pacchetti turistici, in Italia e all'estero"."E' una questione di rintracciabilità – continua – che per molti equivale a un controllo ingiusto. I russi, ad esempio, viaggiano in lungo e in largo in Italia potendo spendere, senza limiti, in contanti". "Ma – rimarca Giovannoni – gli stranieri europei in Italia potrebbero essere molti di più. Abbiamo scritto e chiesto un incontro con il ministero degli Affari esteri proprio per potenziare le ambasciate estere al rilascio dei visti. E' assurdo: abbiamo molte persone che vogliono venire in Italia e hanno l'inconveniente del ritardo del visto. Per cui aggirano l'ostacolo, arrivando in Germania, Francia o Londra per poi venire in Italia. Però la metà del loro budget la spendono nelle nazioni nelle quali sono arrivati prima. Un'altra occasione mancata per rimettere in moto il turismo".