Home Nazionale Fi: Berlusconi rinvia tesseramento, fronda non ci sta ‘basta proroghe’/Adnkronos

Fi: Berlusconi rinvia tesseramento, fronda non ci sta ‘basta proroghe’/Adnkronos

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Roma, 16 dic. (AdnKronos) – Il rinvio di un mese del termine per chiudere il tesseramento di Forza Italia è l’ultimo segnale di un partito in difficoltà. Nella lettera inviata ieri a tutti i quadri eletti e ai parlamentari Silvio Berlusconi parla di un ”breve rinvio” dovuto a ”diverse considerazioni politiche e organizzative” e ai ”numerosi impegni di queste settimane che hanno assorbito il tempo di molti deputati e senatori nel lavoro di Aula e di Commissione”, ma dietro questa scelta c’è anche altro. La necessità, ovvero, di far fronte all’emergenza conti, visto che mai come ora sono in rosso, causa tagli al finanziamento pubblico e una raccolta fondi che va a rilento. Forse anche per lo scarso appeal del ‘brand’ Forza Italia, penalizzato dall’assenza del suo leader costretto ai servizi sociali per la condanna Mediaset.
Ormai, infatti, le cene di fund raising e le donazioni on line per diventare ‘socio azzurro’ non bastano più. Nemmeno i tagli alla sede nazionale di piazza San Lorenzo in Lucina. Il tesoriere unico Mariarosaria Rossi lo ha detto chiaramente nella sua missiva al ministero del Lavoro e ai sindacati datata 1 dicembre, dove si ufficializza il licenziamento di 55 dipendenti su un organico complessivo di 86 lavoratori a tempo indeterminato occupati da Fi nelle sedi di Roma, Arcore e Milano. La proroga al 31 gennaio 2015 delle adesioni, con ulteriore slittamento a febbraio delle assemblee comunali e provinciali previste in un primo momento a fine dicembre 2014 e poi agli inizi del nuovo anni, ha destato ulteriori malumori tra i ‘frondisti azzurri’ guidati da Raffaele Fitto.
L’ulteriore proroga, insieme alla volontà di celebrare solo i congressi locali e non anche quelli regionali e l’assemblea nazionale, non sarebbe piaciuta affatto ai fedelissimi dell’ex governatore pugliese, che da tempo chiedono una maggiore democrazia interna e un azzeramento della struttura organizzative. Anche Denis Verdini, raccontano, avrebbe espresso delle forti perplessità per il fatto che già alcuni mesi prima della decisione ufficiale era trapelato l’intenzione di rinviare il termine di chiusura della campagna iscrizioni. Tant’è che molti ‘eletti’, sapendo della proroga, avrebbero tirato i remi in barca con largo anticipo, trascurando il lavoro sul territorio.