(AdnKronos) – (Adnkronos) – Sarà Berlusconi a rilanciare il partito, senza pensare a stravolgimenti dell’assetto organizzativo attraverso un nuovo Ufficio di presidenza (progetto attribuito a Verdini) e l’attribuzione del coordinamento di un ufficio esecutivo, una sorta di governo interno, a Fitto. Un rumor quest’ultimo, che i fedelissimi dell’ex governatore pugliese hanno letto come ”indiscrezione messa in giro ad arte per screditare e ridurre a un gioco di potere la loro battaglia politica”. Non a caso, dopo la smentita del Cav, a stretto giro di posta, è arrivata quella dell’eurodeputato: ”Da almeno due anni, rifiuto personalmente cariche e incarichi di partito. Resto convinto che il tema non sia quello di una ‘sistemazione’ degli attuali organigrammi, ma quello di un rilancio del movimento”.
Parole seguite da un altro comunicato diffuso nel tardo pomeriggio, con il quale Fitto parla della necessità di superare i vincoli Ue e annuncia di aver sentito al telefono Berlusconi, che gli ha conferma la sua presenza al workshop organizzato il 19 novembre prossimo sulla crisi economica in Europa. Nonostante le smentite, il clima resta molto teso tra le file azzurre, dove i veleni e i sospetti reciproci non finiscono mai e tutto si riduce alla guerra per il futuro assetto di comando.
Berlusconi è consapevole che in questi ultimi mesi la lotta tra correnti si è fatta aspra e difficile da contenere. Lo dimostrano i vari passi falsi in Aula, che, spiegano ad Arcore, danneggiano l’immagine del partito e fanno gioco a Renzi per alzare la posta nelle trattative sui dossier più delicati, dalle nomine alla Consulta all’Italicum. L’unica soluzione è provare a serrare i ranghi e la tregua con Fitto può servire, ma non rassicura nessuno.