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Feneal Uil Roma: Anna Pallotta confermata segretario generale

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Roma, 24 apr. (Labitalia) – Si concludono oggi i lavori del XVI congresso della Feneal Uil di Roma dedicato a ‘Il Futuro Possibile’. Alla guida della federazione romana degli edili della Uil è stata confermata Anna Pallotta (segretario generale), mentre la nuova segreteria è composta da Nicola Tavoletta e Fabrizio Franceschilli, già componenti della segreteria uscente, e dai neoeletti Remo Vernile e Massimo Fiorucci.
Lavoro e legalità, sviluppo e territorio i temi al centro della due giorni d’assise, apertasi ieri . Presenti le principali associazioni di settore, tra le quali Acer, Federlazio, Cna, assieme ai presidenti degli Enti bilaterali. Per il Campidoglio è intervenuto l’assessore Paolo Masini.
Nella relazione introduttiva, Pallotta ha evidenziato la necessità di rimodulare le energie e l’organizzazione della federazione in relazione alla profonda crisi delle costruzioni, che negli ultimi anni a Roma e provincia ha causato la fuoriuscita di 30mila lavoratori edili dal mercato regolare ed il fallimento di circa 3mila imprese. L’edilizia del territorio perde oltre 2 miliardi di euro in termini di valore di mercato, mentre le ore lavorate, principale indicatore dello stato di salute del comparto, passano da 59 milioni del 2009 a 35 milioni del 2013.
“La questione del lavoro, per la quale è preciso dovere del sindacato fare tutto il possibile per recuperare le numerosissime leve fuoriuscite dal mercato regolare che rischiano di confluire nel sommerso, è parte centrale di una più generale questione sociale ed urbanistica”, ha dichiarato a conclusione dei lavori Pallotta.
“Non può esserci sviluppo, non si può migliorare la vita urbana -ha concluso- , non si può creare una città durevole, inclusiva e sostenibile senza un concerto di sforzi. Il governo della Capitale, anche grazie all’apporto che le parti sociali sono in grado di fornire, ha oggi due doveri: capire il presente progettando il futuro; agire sulla città, ma pensare all’intera regione, alla nazione e all’Europa. Diversamente, per il territorio, l’economia cittadina ed il settore sarà assai difficoltoso o pressochè impossibile uscire dalla crisi”.