Londra, 23 ott. (AdnKronos) – Bernie Ecclestone si cala nel ruolo del mediatore per trovare una soluzione al caso della Caterham, la scuderia il cui futuro in F1 è a rischio a causa di una disputa fra la vecchia e la nuova proprietà. La vicenda è diventata di dominio pubblico nella giornata di ieri. Il fondo Engavest, che ha rilevato il team, ha accusato la cordata malese guidata da Tony Fernandes di non avere mai consegnato le azioni.
La nuova proprietà ha lanciato una sorta di ultimatum, minacciando la rinuncia alla gestione del team se la situazione non sarà definita in tempi brevi. “Se compri qualcosa, lo devi pagare. E’ semplice”, è stata la replica di Fernandes su twitter. La corsa contro il tempo è già iniziata: il rischio è infatti che la Caterham spenga i motori già prima del prossimo gran premio di Austin, in Texas, in programma il 2 novembre. Uno scenario che ha subito allertato Ecclestone, ora alla ricerca di una soluzione. Il boss del ‘circus’ si è già messo in contatto e ha discusso la situazione con le due parti. “Stiamo cercando di dare il nostro aiuto in ogni modo possibile, cosa che facciamo con tutti coloro che si trovano in difficoltà”, ha spiegato ‘Big Bernie’ alla Bbc.
Il tycoon britannico non ha fornito ulteriori dettagli né si è sbilanciato sulle possibilità di un accordo che possa evitare il ritiro della Caterham: “Tutto quello che so è quello che mi è stato detto. E non sono così sicuro che sia tutto vero. E’ un po’ complicato poter dire qualcosa”, si è limitato a dire Ecclestone, la cui principale preoccupazione è quella di evitare una ‘fuga’ dei piccoli team: “Preferirei non perdere le squadre”, ha ammesso il grande capo della F1.