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Europarlamento chiede ispezioni più severe su lavoro contro dumping sociale

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Bruxelles, 15 gen. (Labitalia) – Il Parlamento europeo chiede ispezioni sul lavoro più severe per contrastare il dumping sociale. Nella risoluzione non vincolante approvata ieri, gli eurodeputati affermano che il personale e le risorse necessarie per effettuare le ispezioni sul lavoro negli Stati membri dovrebbero essere incrementati per contrastare il lavoro sommerso, quello autonomo fittizio e il dumping sociale. "Le ispezioni nazionali sul lavoro -ha affermato la relatrice Jutta Steinruck, del gruppo S&D- svolgono un ruolo importante nell'attuazione della legislazione sociale e nella garanzia di eque condizioni di concorrenza nell'Ue. La lotta al lavoro in nero, che rappresenta il 18,8% del pil dell'Ue, potrebbe contribuire all'aumento delle entrate fiscali e dei contributi nazionali per la sicurezza. Le ispezioni sul lavoro soffrono di una carenza di personale e sono ostacolate negli sforzi impiegati per la cooperazione transfrontaliera".I deputati chiedono inoltre la creazione di una piattaforma europea per gli ispettori del lavoro sulla questione del lavoro sommerso per migliorare la cooperazione transfrontaliera e identificare e monitorare le società di comodo.