Home Arezzo Energia: Gme, un 2013 impegnativo per economie europee e per i mercati

Energia: Gme, un 2013 impegnativo per economie europee e per i mercati

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Roma, 8 lug. – (Adnkronos) – Il 2013 è stato un anno “impegnativo” per le economie europee ed in particolare per i mercati dell’energia.
La lunga fase di recessione che ha investito l’Europa dal 2008, nonostante i segnali di ripresa evidenziati nella seconda parte dell’anno, non si è ancora arrestata, ma anzi ha continuato a determinare inevitabili ricadute sui mercati energetici con una contrazione dei consumi, favorita anche dal permanere delle quotazioni petrolifere a livelli elevati, e una riduzione dei prezzi. E’ quanto emerge dal quadro tracciato dalla Relazione Annuale 2013 del Gestore dei Mercati Energetici (Gme) che è stato illustrata dal presidente e ad, Massimo Ricci. La crisi della domanda e la conseguente mancata ripartenza delle attività produttive, si evidenzia nella relazione, sono fattori a cui vanno aggiunti altri due elementi che agiscono sugli andamenti delle commodity energetiche tradizionali: il potenziamento su base continentale della produzione da fonti rinnovabili, incrementata in modo esponenziale nel corso dell’ultimo quadriennio, e, indirettamente, la diffusione dello shale gas statunitense, consentita dallo sviluppo di tecniche estrattive non convenzionali.
A livello globale, osserva Ricci, “i prezzi oil sono rimasti elevati, con impatto soprattutto sul segmento trasporti, mentre le altre commodity hanno visto una discesa dei prezzi per effetto, in particolare, dello shale gas che ha avuto ripercussioni anche sui prezzi del carbone. Se guardiamo all’Europa, alle cause appena elencate dobbiamo aggiungere la crisi economica degli ultimi anni e lo sviluppo delle rinnovabili. Tutti elementi che stanno portando a una modifica dei contratti long term per i quali viene abbandonata l’indicizzazione all’oil in favore dello spot”. (segue)