Bologna, 10 nov. (AdnKronos) – Il ”clima non è bello” ma ”avanti con la campagna elettorale, non ci facciamo intimorire”. Sono le parole battagliere di Alan Fabbri, candidato della Lega Nord alle Regionali dell’Emilia Romagna del prossimo 23 novembre, nel giorno in cui il segretario del Carroccio Matteo Salvini ha chiesto una condanna ”senza se e senza ma” della violenza, minacciando un passo indietro, dopo le polemiche seguite all’aggressione di cui è stato vittima sabato scorso a Bologna, a pochi metri dal campo rom di via Erbosa.
Fabbri tira in ballo Stefano Bonaccini, candidato del Pd a Governatore. ”Noi Bonaccini lo sfidiamo sui contenuti, lavoro, sicurezza, sanità, immigrazione, ricostruzione post sisma e post alluvione – dice ancora all’Adnkronos il candidato del Carroccio – Il clima non è bello, e la colpa è anche di quella sinistra che la violenza la condanna sempre con un ‘ma’ o un ‘però’. La violenza è da condannare sempre, punto. Se qualcosa non è funzionato non è certo per colpa di quei poliziotti e carabinieri che rischiano la pelle, ogni giorno, per mille e duecento euro al mese”.