Roma, 22 set. (Adnkronos) – ” Spiace constatare che la nota diffusa ieri da Palazzo Chigi abbia i contorni di una presa in giro nei confronti delle imprese creditrici rispetto alla Pubblica Amministrazione: infatti, un governo, qualunque ne sia il segno politico, non deve descrivere i problemi, ma risolverli. Cosa che non è ancora avvenuta. E, sia chiaro, ciò vale retrospettivamente anche per i governi precedenti all’esecutivo Renzi”. Lo afferma il presidente della commissione Finanze della Camera, Daniele Capezzone.
“Il presidente di Confartigianato Merletti ha totalmente ragione: serve la compensazione generalizzata tra crediti vantati da un’impresa verso la Pa e le tasse che quella impresa deve pagare. Detto in termini semplici: un soggetto da una parte ha un credito verso la Pa e dall’altra ha una scadenza fiscale corrispondente? Si faccia “zero a zero'”.
“Sono riuscito a inserire questo principio della tendenziale generalizzata compensazione tra debiti e crediti nella delega fiscale che è legge dello Stato dal marzo scorso, quindi da oltre sei mesi. A questo punto, se il governo Renzi avesse una volontà politica chiara, gli basterebbe varare il decreto delegato di attuazione di quel principio di compensazione inserito nella delega fiscale. Se non lo fa -conclude Capezzone- vuol dire che la politica italiana cerca ancora una volta la strada più lunga allo scopo di non arrivare al traguardo”.