Home Attualità Culicchia e il mestiere di scrittore: presentazione del libro ad Arezzo, Stia e Terranuova

Culicchia e il mestiere di scrittore: presentazione del libro ad Arezzo, Stia e Terranuova

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Lo spunto è un libro edito da Laterza: E così vorresti fare lo scrittore. Opera di Giuseppe Culicchia destinata, in modo particolare, a tutti coloro che sognano di pubblicare un libro.
Spunto che si traduce in quattro appuntamenti in Toscana, tre dei quali in provincia di Arezzo.
Il primo, alle ore 18 del 6 febbraio, sarà al Museo Archeologico e d’arte della Maremma. Culicchia si sposterà poi ad Arezzo e Stia (7 febbraio), quindi a Terranuova Bracciolini (8 febbraio).
L’iniziativa è di due cooperative, Koinè e Betadue, che ormai da tempo uniscono all’attività nel settore sociale una particolare attenzione ai temi della cultura, della comunicazione e della formazione.

Non è un libro ordinario, quello di Culicchia e non sarà una presentazione tradizionale. Il 7 febbraio, alle ore 16, incontro nella sala conferenze della nuova sede della cooperativa Koinè, in via Duccio da Buoninsegna con una performance all’interno del percorso “K-Forma”. Alle ore 21, presso il teatro della Lana a Stia, reading/ spettacolo “E così vorresti fare lo scrittore… ma pure la Callas?” Iniziativa in collaborazione con cooperativa Casentino Spazio Lab che sarà preceduta, alle ore 20, dalla degustazione dei prodotti delle aziende agricole Paterna e Le Selve di Vallolmo.
Lo spettacolo verrà replicato il giorno successivo alle ore 18 presso il Teatro Cantiere Diritto e Rovescio in località Campogialli a Terranuova, in collaborazione con associazione ‘Dritto e Rovescio’ e ‘Materiali Sonori’. Alle ore 21.15 “Fuori dal Pozzo -Workshop#1” con Enrico Fink, Arlo Bigazzi & Cantierranti con Enrico Fink (voce, flauto); Sabina Manetti (voce, chitarra); Mino Cavallo (chitarre varie); Giampiero Bigazzi (electronics); Arlo Bigazzi (bassi vari); Marzio Del Testa (batteria).

Il libro

“Tu che stai leggendo queste mie righe sappi che nel presente libro userò la parola ‘scrittore’, almeno quando riferita a me, per pura e semplice convenzione, perché si sa che l’Italia pullula di scrittori, e chiunque abbia pubblicato non dico un romanzo o un racconto ma giusto una raccolta di poesie o anche solo una singola poesia si ritiene automaticamente tale. Anzi, di più: perché tra le Alpi e il Lilibeo esistono innumerevoli scrittori convinti di essere tali benché siano inediti, e questo nonostante da alcuni lustri si pubblichi ormai praticamente tutto”.
Culicchia destina il suo libro ad un pubblico eccezionalmente vasto, almeno in Italia dove gli scrittori sembrano essere in numero superiore ai lettori. Non è un manuale di scrittura ma un testo destinato a chi non sa che cosa lo attende dopo la pubblicazione, dato che alla pubblicazione oggi come oggi si arriva comunque.
E Culicchia ricorda i tre passaggi che Arbasino individua per lo scrittore: Brillante Promessa, Solito Stronzo e Venerato Maestro. E cita i passaggi che ogni “scrittore” deve fare dopo la stesura del testo: correzione delle bozze, scelta delle copertina, attività di promozione, prima presentazione in pubblico dell’opera.

L’autore
Giuseppe Culicchia è nato a Torino il 30 aprile 1965. Ha pubblicato i primi racconti nell’antologia Papergang Under 25 III (a cura di Pier Vittorio Tondelli, 1990). Oltre a Tutti giù per terra (1994, Premio Montblanc e Premio Grinzane Cavour Autore Esordiente, diventato nel 1997 un film per la regia di Davide Ferrario) ha pubblicato: con Garzanti Paso Doble (1995), Bla Bla Bla (1997), Ambarabà (2000), A spasso con Anselm (2001), Liberi tutti, quasi (2002), Il paese delle meraviglie (2004, Premio Grinzane Cavour Francia) e Un’estate al mare (2007), tradotti in una decina di lingue; con Mondadori i romanzi Brucia la città (2009), Ameni Inganni (2011) e Venere in metrò (2012); con Einaudi l’atto unico Ritorno a Torino dei Signori Tornio (2007); con Feltrinelli Sicilia, o cara. Un viaggio sentimentale (2010) e Ba-da-bum! (Ma la Mole no) (2013). Ha tradotto, tra gli altri, Mark Twain, Francis Scott Fitzgerald e Bret Easton Ellis.