Home Nazionale Crisi: Unioncamere, Natale incerto, ‘spera’ solo l’alimentare e Tlc

Crisi: Unioncamere, Natale incerto, ‘spera’ solo l’alimentare e Tlc

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Roma, 29 nov.(AdnKronos) – La crisi morde ancora e il IV trimestre che chiuderà il 2014 non farà eccezione. A sperare in un miglioramento delle vendite e in un effetto ‘trascinamento’ delle feste di Natale, infatti, appaioni essere solo le industrie alimentari, gli ipermercati, i grandi magazzini, e le imprese di informatica e di Tlc. A fotografare il ‘sentiment’ delle aziende per il periodo ottobre-dicembre è la consueta indagine congiunturale sulle imprese manifatturiere, del commercio e dei servizi, realizzata dal Centro studi di Unioncamere.
“Le attese di miglioramento nel IV trimestre del 2014 per le imprese commerciali (3,5 punti percentuali il saldo tra previsioni di incremento e diminuzione delle vendite), si legge nel Report, si concentrano esclusivamente negli Iper e supermercati e grandi magazzini (+29,3 punti il saldo), mentre tra le imprese del commercio al dettaglio alimentare e non alimentare le attese, positive e negative, sostanzialmente si equivalgono.”. A livello territoriale, inoltre, prosegue il dossier, “a fronte delle positive previsioni del Centro-Nord, spiccano le attese di ulteriore contrazione delle vendite per le imprese del Mezzogiorno (-4,2 punti percentuali)”.
La difficoltà del contesto economico, dunque, resta quasi inalterata considerato che nel trimestre precedente, il III, la manifattura aveva segnato un calo dello 0,7% per quanto riguarda la produzione, una riduzione delle vendite del 5,3% per quel che riguarda il commercio e una contrazione del volume d’affari del 3,1% nei servizi. Un bilancio negativo registrato nel trimestre scorso anche dalle imprese commerciali: -5,3% il dato relativo alle vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dovuto all’andamento soprattutto degli operatori fino a 19 dipendenti (-6,8%), mentre le dimensioni maggiori di impresa contengono il calo al -1,4%. Le riduzioni più intense si concentrano soprattutto al Centro (-6,0%) e al Sud (-6,7%). Sensibile, inoltre, la contrazione nel commercio al dettaglio monosettoriale (-6,4% quello alimentare e -5,4% il non alimentare), rispetto a Iper e supermercati (-3,1%).