Home Nazionale Comuni: Fassino, spending rewiew? Sindaci la fanno ogni giorno

Comuni: Fassino, spending rewiew? Sindaci la fanno ogni giorno

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Roma, 6 ott. (Adnkronos) – “Noi la spending rewiev la facciamo ogni mattina entrando in ufficio”. Il presidente dell’Anci Piero Fassino, chiede ‘par condicio’ al governo in materia di riduzione di spesa e tagli agli sprechi, oggi troppo sbilanciate verso gli enti territoriali. L’occasione per sottolineare l’impegno dei primi cittadini, l’ha offerta la riunione dei sindaci che si è svolta oggi in aula alla Camera.
“I sindaci – ha affermato il presidente dell’Anci- hanno assolto e assolvono a una preziosa e mai sufficientemente riconosciuta opera di tenuta democratica del Paese. Chiediamo al Parlamento e al governo di ascoltare le nostre domande. Da un lato la crisi fa crescere la domanda di tutela, di protezione e sostegno che i cittadini chiedono ai comuni; dall’altro gli strumenti e le risorse a nostra disposizione hanno conosciuto, anno dopo anno, una costante riduzione. Le cifre sono chiare: dal 2010 al 2013 i trasferimenti dello Stato ai comuni, sono passati da 16,5 mld a 2,5 mld, l’85% in meno”.
“Dal 2007 a oggi -ha continuato Fassino- i comuni sono stati chiamati a contribuire al risanamento dello Stato per oltre 17 mld. La spesa pubblica dei comuni è costantemente diminuita, al contrario della spesa statale che continua a crescere. Sull’intero debito pubblico, la quota dei comuni è ridotta al 2,5% mentre il peso dei comuni sulla spesa pubblica è sceso al 7,6%. Uno sforzo enorme che non è stato imposto nè richiesto allo Stato e alle sue amministrazioni centrali. Suscita amarezza assistere alla rappresentazione dei comuni come luogo dello spreco”.
(Adnkronos) – Nonostante i tagli, ha proseguito Fassino, i comuni hanno continuato a erogare servizi e assistenza ai cittadini. “Non ci siamo sottratti a affrontare emergenza drammatiche -ha fatto notare il presidente dell’Anci- come l’affluenza di un altissimo numero di profughi che, senza l’impegno dei comuni, non sarebbe un’emergenza gestibile. Siamo giunti a un punto limite, oltre il quale è a rischio la possibilità per i comuni di assolvere ai propri impegni. Le risorse non possono essere contrate indefinitivamente”.
“Chiediamo si apra una stagione del tutto nuova nei rapporti tra Stato, Governo, Parlamento e Comuni, riconoscendo a questi ultimi l’autonomia finanziaria, a partire dal superamento del Patto di Stabilità che blocca gli investimenti, anche quelli essenziali e indifferibili. Non mettiamo in discussione il vincolo del pareggio di bilancio ma chiediamo di avere più spazi per tornare a investire. Chiediamo autonomia fiscale superando il sistema misto della tassazione, che affida ai sindaci la responsabilità di stabilire aliquote e prelevare tasse ma poi ne conferisce gran parte del ricavato allo Stato. Si decida quali sono i nostri tributi e di quelli i comuni abbiano una piena e esclusiva titolarità”.
“Chiediamo autonomia in materia di gestione delle macchina amministrativa e spending rewiev. Si superi la proliferazione continua dei decreti del governo (più di 50 in in tre anni) che invadono la vita amministrativa con una giungla di prescrizioni burocratiche. Noi la spending rewiev la facciamo ogni mattina entrando in ufficio. Ci aspettiamo che questi punti nodali trovino risposte adeguate nella prossima Legge di Stabilità”, temi ha concluso Fassino, che “desideriamo rappresentare nei prossimi giorni al presidente del Consiglio”.