Napoli, 21 set. – (Adnkronos) – A Milano le spese comunali sono il doppio di quelle di Reggio Calabria o Bari e quasi il doppio di quelle di Napoli. È questo uno dei dati emersi dal rapporto elaborato dall’Ufficio Studi Asmel, l’Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali che rappresenta oltre 1800 comuni italiani, che ha reso pubblico uno studio sulle spese delle dieci future Città metropolitane italiane e che colloca ai primi tre posti della classifica dei Comuni spendaccioni Milano, Venezia e Roma.
Il rapporto, elaborato in base agli ultimi dati Istat disponibili, è stato presentato come dato esemplificativo per protestare “contro la legge sull’accorpamento coatto dei piccoli Comuni, un provvedimento varato nel 2010 dall’ultimo governo Berlusconi ma che non è mai riuscito a trovare attuazione”.
L’ultima proroga, spiega l’Asmel, “è arrivata dal governo Renzi che ha fissato al 30 settembre il termine per l’entrata in vigore dell’obbligo associativo per i comuni con meno di 5mila abitanti stabilendo anche, con la Legge Delrio, che la popolazione complessiva minima dell’insieme dei Comuni che si associano, debba essere di almeno 10mila abitanti”.
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