Milano, 13 ott.- (Adnkronos) – Si terrà domani, davanti ai giudici del Tribunale della Libertà di Brescia l’udienza con cui, dopo il no del gip di Bergamo, i legali di Massimo Giuseppe Bossetti chiederanno nuovamente la scarcerazione del 44enne arrestato lo scorso 16 giugno con l’accusa di aver ucciso “con crudeltà” Yara Gambirasio. Una tappa importante contro il presunto colpevole: sarà una sorta di prima sentenza che influirà sulle tappe successive del processo, i cui tempi sono ancora da stabilire. Domani Bossetti per la prima volta lascerà il carcere di Bergamo, dove si trova in isolamento da quasi quattro mesi, e raggiungerà a bordo di un furgone della polizia penitenziaria il tribunale di Brescia.
La linea della difesa, rappresentata dagli avvocati Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni, non cambia e mira a sottolineare la carenza di motivazioni del gip e le ombre dell’inchiesta. Dall’altra parte il pm Letizia Ruggeri, che sarà presente all’udienza che inizierà alle ore 12, ribadirà gli elementi racconti in un’inchiesta durata quasi quattro anni: dal Dna di Bossetti trovato sugli slip e sui leggings della vittima, alla calce trovata nei polmoni di Yara compatibile con il lavoro dell’indagato, ai tabulati telefoni di vittima e presunto carnefice che rende probabile la loro presenza nella stessa zona al momento della scomparsa della giovane ginnasta avvenuta il 26 novembre 2010.
Il giudice Michele Mocciola discuterà, in camera di consiglio, dell’eventuale scarcerazione di Bossetti in attesa del processo. La decisione sulla sorta dell’operaio edile arriverà probabilmente nei prossimi giorni.